Adesso che abbiamo imparato a fare partire una canzone a tempo rispetto al brano corrente, e che abbiamo imparato a gestirla in modo tale che possa posizionarsi in sincronismo, impariamo ad utilizzare il pitch.
Il pitch è un cursore di natura più rigida rispetto ai soliti cursori posizionato ad un lato del lettore, solitamente il destro ed ha la funzione di aumentare o diminuire la battuta di una canzone con lo scopo di sincronizzarla definitivamente alla traccia master o quella in cui si voglia sovrapporre.
La velocità in cui viene letto il brano viene detta bpm (battuta per minuto) che sono i battiti relativi al metronomo che una canzone esegue in un minuto.
Benché questo tempo viene rapportato in base ai minuti, può essere calcolato anche per un tempo di 15 secondi per poi moltiplicarlo per 4 in modo tale da avere la battuta corrente, con lo scopo di anticipare il minuto facendone prima il calcolo.
Il pitch può o meno cambiare la tonalità in base alla funzione “Master Tempo” (o “Key Lock”) attivata, questa di solito si trova vicino al cursore del Pitch, o va configurato in un menu, oppure nei software si trova vicino ai decks e solitamente ha la forma di una nota musicale, la sua funzione è di mantenere la tonalità del brano nonostante gli sbalzi di velocità causati dal pitch, dal movimento della jogwhell e anche negli strattonamenti del disco, nel caso dei giradischi.
Di solito attivandola si ha la sicurezza di non produrre strani effetti noiosi, come quelli di un giradischi rotto, o di un grammofono che accelera e diminuisce (effetto flutter), o spesso nei set si ha l’esigenza di variare la velocità della traccia master e quindi senza master tempo attivato si noterebbe il cambio in modo sgradevole.
Ultima accortezza sul master tempo: premettendo che il lettore in esecuzione master non va mai toccato, ricorda di non attivarlo sulla traccia master, soprattutto se la differenza di tempo rispetto all’originale sfora di molto, sarebbe come se avessi azzerato manualmente il pitch senza master tempo attivato, generando così nuovamente lo stesso effetto sgradevole.
Quando il pitch sta nel centro significa che il brano gira alla velocità originale, ovvero quella impartita nel momento della produzione del brano.
Il centro del pitch può essere individuato da una luce che si accende, o da uno scatto che blocca leggermente la corsa, o dal nulla! Ovvero hai una linea piu grande rispetto alle altre in modo centrale rispetto alla corsa del pitch che dovrà corrispondere all’allineamento del pitch, mentre sul display leggerai “0%“.
Benchè la lunghezza del cursore in se stesso è più o meno uguale come la rigidità, che differisce leggermente da ogni lettore, il metodo con cui viene applicata la precisione può essere molto diverso tra ogni tipo di pitch: I pitchfaders possono avere varie possibilità di regolazione del range di precisione, i più precisi hanno un range che varia da +8/-8 o addirittura +6/-6 fino ad arrivare a +100/-100.
Questo range indica la taratura della scala del pitch fader che implica nella sua precisione. In alcuni lettori è possibile selezionarne il valore da un apposito tasto vicino allo stesso pitch fader (come visto nella figura di sopra), mentre in altri ha un valore fisso.
Per comprendere meglio, il pitch indica una percentuale di incremento o decremento sulla velocità iniziale della canzone, quindi una canzone che ha la velocità 128 bpm, per farla aumentare di una battuta bisogna dividere il suo valore per 100 (100/128 = 0,78) quindi sulla scala del pitch ogni variazione di 0,78% corrisponderà ad una battuta per minuto.
Esiste anche tuttavia una piccolissima percentuale di errore (0,0x%) che crea un piccolo scarto nella misurazione, ecco perché spesso anche se le tracce vengono messe a tempo, prima o poi tendono ad accavallarsi, ovviamente questo potrebbe essere uno dei tanti motivi.
Il range invece è la precisione in cui viene misurata sulla scala del pitch, e implica sulla possibilità massima di aumentare o diminuire questo valore.
Per chiarire meglio questo concetto, facciamo un esempio pratico: ho un brano con la velocità originale di 90 bpm, indipendentemente dal range in cui è impostato il pitchfader, se vogliamo portarlo a 91 bpm dobbiamo spostare il crossfader di 1,1% (100/90) se di due punti cioè a 92 bpm dobbiamo spostare di 2,2 ecc. Se il range del pitchfader è impostato a 6% lo spostamento di 1,1% sarà un movimento del pitch sulla sua scala, abbastanza lungo, e se il pitchfader verrà portato al massimo della velocità, il brano aumenterà o diminuirà di 5,4 bpm rispetto alla velocità originale (90*6/100 formula inversa) e quindi avrà la battuta minima di 84,60 bpm (90 – 5,40) e la massima di 95,40 bpm (90 + 5,40).
Impostiamo adesso il pitchfader ad un range di 8% vedremo che per aumentare di 1,1% lo spostamento del cursore sarà più breve quindi meno preciso, e la battuta di fondo corsa avrà un incremento di 7,20 bpm e quindi 82,80 velocità minima e 97,20 velocità massima.
Ultimo esempio portando il range a 16% possiamo notare subito che per aumentare il nostro brano di una battuta, lo spostamento sarà molto più breve e i valori massimi aumentano (75,60 – 104,40).
In conclusione, più aumenta il range di precisione, più si ha la possibilità di cambiare notevolmente la velocità del brano ma si perde in precisione, mentre al contrario un range basso, si guadagna in precisione e si perdono punti per le velocità massime.
Se avrai già smanettato ti sarai accorto che cambiare notevolmente un brano anche mantenendo la tonalità originale, ne verrà fuori una baggianata, se lo abbassi troppo senti lo stesso effetto della voce di un cavernicolo e se lo alzi troppo senti l’effetto ChipMunk, ovvero la voce fina e sottile come quella di uno scoiattolo che ha dato luogo ad una serie di cartoni animati denominata Alvin Super Star (tre scoiattolini canterini), tutto questo per dire che aumentando notevolmente o diminuendo notevolmente il brano in velocità si andrebbe a perdere di originalità, molti esperti fanno notare che il brano non deve essere modificato oltre i 2 punti per non percepire differenza, ma ci sono tante esigenze che portano a modificare di molto le battute, penso che un eccesso di precisione non sarebbe nemmeno opportuna, anche se fai musica house dove la battuta non si discosta di molto, inoltre tengo a precisare che il ptichfader non serve solo per mixare due canzoni.
Il calcolo delle percentuali del pitch e dei brani, non è che ti servirà molto nella vita ma è opportuno sapere anche la parte teorica e il funzionamento delle cose, o no?
Per ultimo da considerare che in origine una variazione del pitch, comporterebbe anche una variazione di tonalità della canzone che rischierebbe di far sentire la stessa canzone come abbiamo visto in modo diverso e sgradevole.
Questo potrebbe essere ovviato inserendo la funzione di Master Tempo o Key Lock come abbiamo già visto, che ormai tutti i lettori e software hanno in dotazione, ma tieni presente che tutto questo gira sotto un algoritmo che deteriora la qualità audio.
Nel corso del tempo questo algoritmo è stato migliorato con nuove tecnologie di Time-Stretch che minimizzano il problema di deteriorare la qualità dell’audio della traccia variata in velocità mantenendo la stessa tonalità.
Per eseguire questa tecnica abbiamo bisogno questa volta di una seconda canzone che abbia una battuta diversa rispetto alla solita canzone in cui avrai fatto pratica mettendola in entrambi i lettori, adesso dovrai mettere una canzone in un lettore e la nuova canzone nell’altro.
Se non capisci alcuni passaggi soprattutto quelli iniziali dovresti leggere questo articolo.
Riassumendo dovrai far partire il brano in pre ascolto, percepire la differenza di battute tra i due brani e muovere il pitch di un tot, successivamente ferma il brano in pre ascolto ed esegui nuovamente la tecnica finché i due brani non partono in modo allineato.
Anche se questa tecnica sembra facile a farla potrebbe essere difficile nei primi tempi finché non prendi l’orecchio su come poterla eseguire, se vuoi qualcosa di piu dettagliato e anche un tantino piu complicato ma coinvolgente da fare, puoi dare un occhiata a questo video, che ti farà vedere i seguenti concetti:
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Questo esercizio va fatto finchè non riuscirai ad acquisire una grande dimestichezza con il pitch, il tempo non ha importanza, quello che conta è acquisire manualità, ma se tutto non va come dovrebbe andare, segui questi piccoli accorgimenti:
Abbiamo adagiato il tempo rispetto alla traccia master rallentandolo, se vuoi sapere perché bisogna rallentarlo, leggi il questo articolo.
Puoi usare le tracce di questo articolo per poterti esercitare.