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Club culture il cambiamento

Club culture fatta in casa

Mi ricordo quando ero piccolo che tornando nel paesino di periferia per le vacanze, le feste venivano allestite in garage di fortuna e l’impianto era formato dalla famosa “Torre”. Li il dj non era altro che una figura che doveva mandare avanti o indietro la cassetta per selezionare l’altra canzone che faceva tendenza. Quasi sempre capitava il ragazzetto piccolo e guarda caso dietro la torre c’ero sempre io, che nell’arco del tempo cercavo di evolvermi e mi facevo le cassette registrate a casa con i migliori brani, portando sempre di più novità che adesso non voglio stare a raccontare per non annoiarvi…
Con questa breve introduzione volevo solo farti capire che tanto tempo fa il dj era solo una figura “facoltativa”, beh oggi stiamo ritornando indietro nel tempo, che bello! Peccato che in modo diverso.

Immagina un grande club dove ci sono migliaia di persone che ballano, ma in consolle non c’è nessuno, solo un cdj con un cd che gira una sequenza di brani premixati, quindi un famoso preregistrato, beh, si stava arrivando a tanto, quando gli ideatori delle boiler room hanno introdotto quello che stava iniziando a segnare il cambiamento, tu vedevi il dj spesso in modalità live, che mixava nei locali dalle disparate dimensioni e allestimenti, da una garage ad un angolo privè di un bar, infatti David Moricca inventore di questa nuova tendenza, si è basato su questa tecnica unendo la filosofia della boiler room applicandola alla club culture servendosi della nuova tecnologia.

Ben presto nel club si vedranno al posto delle consolle le schermate con il dj che mette i pezzi da un altro capo del mondo, ma la novità più importante e che è possibile vedere il dj famoso che si esibisce anche da casa “comodamente” nella propria stanza, questo potrebbe essere un passo avanti per migliorare la club culture in quanto i costi per fornire uno spettacolo saranno sicuramente dimezzati, ma d’altro canto stiamo sempre più vicini ad una vita più fredda e distaccata, fatta da emozioni virtuali.

Questo sistema si chiama Clubcast, una piattaforma live-streaming creata dalla famosa Mixify che permette sia al pubblico di vedere il dj che si esibisce, e viceversa il dj stesso potrà vedere i suoi fans dalla consolle come in una sessione club culture reale, ovviamente il servizio a questo punto si può paragonare come un banale servizio pay per view dove l’utente paga per poter vedere il dj set del suo dj preferito.

In questi giorni la notizia dell’uscita di Rekordbox ha fatto il giro del mondo, ma pochi avranno notato che è necessaria la registrazione ad un servizio esterno dal nome di Kuvo, questo servizio oltre a fornire brani musicali on-line e produzione di dj iscritti, permette la compra vendita delle esibizioni on line dei dj iscritti tramite i club iscritti, ovvero un club può comprare una serata di un dj che farà in videoconferenza.

Tu cosa ne pensi di questo passo avanti? Sarà una svolta o solo l’ennesima goccia che un giorno farà traboccare il vaso?

DarioPower

Mi piace la musica, mi piace creare note, suoni ed armonie, amo combinare il tutto per sentirne il risultato e gioire così del mio operato. Non è detto che per essere bravi bisogna per forza essere dei geni, si può creare anche senza spartiti, quello che ci deve guidare è la nostra passione, che alimenta la creatività. Ogni strumento che sia una corda, un tasto, un disco, un pulsante può essere usato per creare un’opera, che sia una composizione, o un semplice passaggio fatto bene. Spero mi seguirai attraverso le righe di una cultura che non tutti sanno interpretare nel giusto verso, ma alla fine uscirà fuori solo chi sa muoversi seriamente. Ti do il benvenuto e spero che un giorno potrai dire a tutto il mondo che ti sarò stato utile in qualche modo. Il mio blog è rivolto a tutti, maschi e femmine, parlo al maschile e voglio quindi evitare futili ripetizioni del tipo “o/a” , “i/e” .